La notizia della data riprogrammata del Salone del Mobile a settembre 2020, ha tolto dall’angoscia moltissimi produttori inermi e preoccupati che il loro mercato senza questa manifestazione sia destinato ad entrare in crisi.
Sarà così? Io nutro dei dubbi.
Almeno ci saremo tolti di torno gli alibi degli imprenditori che celati dietro questa incertezza fieristica,hanno paralizzato molti dei loro investimenti già programmati e allo stato attuale congelati.
Certamente ė l’evento più importante al mondo per il settore, esistono però altri modi per arrivare alla distribuzione, la globalizzazione non è un termine indefinito è uno stato di fatto, bisogna però agire in modo diverso dalle abitudini, e questo rimane,il problema dell’imprenditore dell’arredamento, per cui il Salone del Mobile resta il modo più semplice e meno rischioso di arrivare sul mercato.
Intanto godiamo della programmazione della nuova data, sarà un punto fermo di arrivo per tanti progetti, e usciamo da questo torpore di cui ci siamo ammantati in questo orribile 2020.
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